Dicembre, caldo, babbi natali ovunque, negozi aperti, lunghe giornate e sole. La scorsa settimana ho beccato due giorni di brutto tempo, ma questo non mi ha fermato, e ho deciso di andare a Watson bay. Con il ferry ci arrivi in venti minuti, e il paesaggio circostante è pazzesco. Arriviamo a the Gap, un’enorme insenatura, con una vista a strapiombo sulla costa! La particolarità di Watsons bay è la vista dello Sydney skyline.
Ovvero, si vede tutto il profilo della città, dal ponte all’opera e i palazzoni! Mozzafiato, incredibile come posto, pazzesco per far foto. Camminando lungo la costa, arriviamo fino al faro, che mi aspettavo decisamente più grande ed imponente. Situazione comunque bellissima, con il mare un pò in tempesta e le onde che s’infrangono sulla costa.
Poi ti fermi un attimo, guardi l’orizzonte e pensi: per circa ventimila km davanti a me non c’è terra ferma e se vado sempre dritto arrivo in Cile. Zio, lè lunga. L’oceano Pacifico, la più grande foce di vita del pianeta, BAAAAM.
Cambiando completamente discorso, se vuoi un consiglio non mangiare kebab a Sydney: ok il primo, forse ho sbagliato il posto e nel secondo mi chiedo cosa ci mettono dentro per rovinare la carne. A Watsons bay mi è
bastato un morso, per dare a gabbiani, piccioni, cockatoo e altri pappagalli, il mio kebab da 7$. Un kebab che sa di ascella. Anche se voci indiscrete, confermano che il kebab di pollo invece spacca, vedremo. Quindi, a stomaco vuoto, ci mettiamo a cercare le spiagge. Alla ricerca di una spiaggia segreta: Milk beach. “Eva quanto è lontano da qui?- Sono venti minuti a piedi-ok andiamo a piedi, è inutile prendere il pullman”….Dopo
un’ora e mezza alla ricerca di sto posto, mi chiedo come ci si faccia a perdere con le mappe di google in mano, anyway.
Una spiaggia di trenta metri, nessuno e un panorama da urlo. L’unica pecca della giornata è stata il meteo; tutto il giorno nuvoloso. Questo è stato comunque utile durante la prima parte della giornata, infatti troppo sole avrebbe reso il faro e The gap, non abbastanza spaventosi. Una volta in spiaggia però, l’assenza di sole si è fatta sentire.
Peccato, perché mi sarebbe piaciuto rilassarmi in un posto così wild e isolato. Questo è un segno, vuol dire che un giorno ci devo tornare per sfruttare al meglio questo posto.
Chiaramente il giorno dopo, venerdi, il sole era limpido in cielo e manco una nuvola.Porca miseria,sempre così.
Ieri, giorno off, ho pensato di rimanere a casa per sistemare un po’ la camera, le carte e i soldi. Due giorni off, mi permettono di ricaricare le batterie, ed essere pronto per un’altra settimana lavorativa. Il caldo e le belle giornate si sentono anche a lavoro perché ormai quasi tutti i giorni stanno diventando busy. E con l’inizio di dicembre e l’arrivo di gennaio ho paura che sarà un macello. Sabato scorso infatti, è stato il primo sabato sera
davvero impegnativo, dal quale non sono riuscito a respirare per almeno tre ore di fila.
Sono stato anche sfortunato, perché me sono uscito con un bel tatuaggio a forma di manico di pentola. Un timbro tipo mucca sul palmo della mano.
Anyway LET’S GO LET’S GOOOO