Riflessioni sulla RAT RACE, non sono l’unico!

Fabri About Life, About Me, sbatti

Riflessioni sulla RAT RACE, non sono l’unico!

Cara lettrice voglio renderti omaggio ri-postando la tua email che mi hai mandato sulla Rat Race.

Argomento scomodo, ma che conosciamo tutti.

Intanto se te lo fossi perso, qui il link del mio post originale.

La definizione di Rat Race

Rat race simpatica definizione che rende benissimo l’idea di quello che si prova quando le giornate sono scandite dalla stessa routine: il domani che non riesci o non vuoi immaginare, le giornate che si sono trasformate in una strada a senso unico tra casa e lavoro.

Se pensi che ne hanno fatto addirittura una definizione è immaginabile quanto il problema sia comune e conosciuto, quando l’Io ideale e l’Io reale sono così distanti da farti percepire una mancanza, accompagnata da impotenza, insoddisfazione.

Il Silenzio della METRO

A te una delle cose che colpisce di più è il silenzio sulla metro il lunedì mattino: anch’io ultimamente  prendo la metro per attraversare la città (solitamente di venerdì) e la cosa che ogni volta mi colpisce profondamente è che tutti, tranne me, hanno in mano il cellulare.

Guardano video, foto, giocano,  qualcuna telefona a tutte le sorelle lasciate nelle Filippine, alle amiche in sud America, i nordafricani sempre incavolati. E le italiane? Chi si gasa facendo “importanti” call di lavoro, chi sprizza odio profondo contro l’ex marito che non le tiene il figlio e…”vedrà cosa dirò al giudice!”

Nessuno sa chi ha di fronte e a volte manco si accorgono che sono arrivati a destinazione salvo scattare come cento metristi alla finale delle olimpiadi per riuscire a scendere.

La NOIA che si prova e’ la benzina della RAT RACE!

Come sai sto seguendo un corso di formazione sullo sviluppo delle risorse umane e devo dire che è proprio interessante perché tutto quello che sto imparando lo si può applicare anche alla vita non professionale e, proprio ieri, ho avuto molti spunti che mi hanno ricordato questo tuo ultimo blog.

L’insegnante ci ha raccontato che è stato contatto da un grande manager, che aveva formato in passato e con cui in seguito è diventato amico, che gli chiedeva se avesse qualche consulenza da dargli , qualche lavoro anche senza compenso, perché il posto che attualmente occupa e per cui è strapagato gli prende il 10% del tempo, per il resto noia totale…

E da questo aneddoto ci ha spiegato questo semplice schema:

In sintesi : + hai capacità + ricerchi compiti difficili, se no è NOIA

viceversa se non hai le competenze e il compito è difficile vivi nell’ansia e nella paura.

Quindi per questo motivo inizialmente da HP stavi bene, non conoscevi nulla di questo settore e ti sei dovuto mettere in gioco per imparare tutto, poi la sfida degli obiettivi, poi nulla, hai scelto questa strada per necessità.

Una lettrice che mi segue da tempo…

Mi vengono in mente due momenti: in Australia hai fatto un corso di antropologia in inglese per poi intraprendere la professione di tour manager e l’addestramento che hai fatto con Contiki.

Da paura.

E i tour per 20/40 gg in giro per l’Europa con un milione di valute e di ricevute da far quadrare? 50 persone al seguito e le spiegazioni…

Quindi  è facile capire che hai grandi capacità e più si alza l’asticella della sfida e più viaggi come un treno (altrimenti noia).

Già, come un treno,  le stesse parole che hai usato per descrivere Eva e di cui hai grande stima, e non solo, ma che mettono in evidenza il fatto che lei sta facendo un lavoro che ama molto e quindi l’impegno è totale. Tu a pari condizioni hai fatto lo stesso e lei ha fatto come te quando non aveva stimoli.

Se un uomo vuole vivere intensamente deve vivere nel presente.

Chi riesce nella vita viaggia al di sopra della linea : chi fa,  just do it (non a caso slogan della nike), ma soprattutto chi pensa a come sviluppare le opportunità. E indoviniamo un po’ dove ti vedo collocato?

Ma tutto ciò è da fare nel presente, oggi, non ieri, non domani, è che mentre vivi qualcosa non sei mai consapevole di quello che sta succedendo veramente, lo capisci solo più tardi.

A volte ti sembra di essere immobile, fermo, nullafacente, un lavoratore delle poste. Ma per arrivare ad avere questa tranquillità in Barcellona ricordo male ho ti sei fatto un c..o pazzesco per ottenere il visto, la sanità, la casa? Ti chiedo di rileggere il tuo blog Depression .

Adesso credo che tu abbia l’opportunità di concentrare tutto il tuo dinamismo su te stesso e sulla tua serenità che è un dovere morale con quello che c’è in giro e che hai faticato in passato.

Tu stai già facendo, non stai perdendo tempo.  E bisogna lavorare per essere contenti,  che non è la stessa cosa che essere felici

La felicità è un rimbalzo dell’infelicità, se vuoi la felicità devi accettare i momenti di incertezza.

Quindi se sei un pensatore di opportunità è anche chiaro che sei maggiormente appagato da amicizie stimolanti, vivaci, propositive e con lo stesso commitment ed è ovvio che qualche rametto secco bisogna tagliarlo: non serve.

Il DARK side, ovvero la RAT RACE

Come lo chiami tu il tuo dark side ti dice di fare, strafare, devi riuscire, devi arrivare e ce la farai anche senza ammazzarti come hai fatto questi 10 anni in giro per il mondo, ed è giusto che sia così. Nessuno ti vieta comunque di guardarti in giro per nuove opportunità lavorative, oppure rompi all’infinito le scatole ai tuoi manager per farti crescere perché altrimenti ti perdono.

Purtroppo Fabri la verità è che è sempre tutto una grande lotta, una grande fatica…a meno che tu non voglia rimanere alle poste!