Torna a scrivere
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É quello che mi sono detto negli ultimi mesi. Perché? Perché mi fa bene, mi fa ragionare, mi rilassa, è uno sfogo, e soprattutto non mi limita.
Square up my mind, metti in ordine i pensieri che frullano in testa.
Sul mio blog in passato ho sempre scritto di getto, istintivamente, con un italiano a volte traballante e con cenni in inglese: oggi l’inglese è la mia seconda lingua.
Ho chiesto ad Eva se mi dava una mano a sistemare il blog, e grazie al suo cervellone informatico, mi ha aiutato a settare questo sito. Grande Eva!!! Vorrei anche cambiare il nome da quello precedente, ma non avendo idee mi fermo su Fabrizio SomeThings.
Parte sfigata di tutto questo? É che Faber Blog is gone, per sempre. Purtroppo non abbiamo mai salvato niente di quello che ho scritto, solo mia madre ha una copia cartacea, ma online purtroppo non c’è nulla. Quindi di tutte quelle storie pazze in Australia non è rimasto nulla.
Sono partito con uno scarso inglese, livello B1 ,dalla Bicocca e sono tornato come guida turistica inglese. Un bel Jump!
E come tutti voi che siete andati in Australia sappiamo quanto sia figo quel posto. Io ho fatto i primi sei mesi come kitchen hand a Darling Harbour a Sydney, poi ho lavorato nelle farm nel South Australia per estendere il visa , in una Cattle Station nei Northern Territory. Poi finalmente come guida turistica ad Uluru Kata Tjuda national park. Nel frattempo, una volta con mia madre e una con mio padre, ho girato tutta la east e south coast, e con Eva abbiamo fatto il final trip road su tutta la West Coast.
Due anni d’oro, dalla vita in città a quella dell’outback, dai problemi con il visa a quelli del backpacking. Due anni intensissimi duranti i quali sono cresciuto tantissimo rispetto a quando ero un ragazzino che andavo al Clash e il mercoledì sera ai Magazzini Generali. Poi sono tornato in Europa e ho lavorato fino all’anno scorso per Contiki come Tour Manager. Un bus, un autista e un gruppo di 50 persone provenienti da tutto il mondo, di età compresa tra i 18 e 35, in tour dai 10 ai 46 giorni!!! Bwuooooooo !!!
Quattro anni gloriosi dove la lingua inglese è diventata super fluente, il livello di self confidence è andato alle stelle, ho imparato tantissimo sulla cultura europea e soprattutto a condividere tutto ciò con ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo. Ho trasformato il backpacker in un lavoro. Viaggiare per lavoro, what else ?
L’ultima estate però ho esagerato : da aprile a settembre tour senza sosta . Ho trascorso solo 10 giorni con Eva. La nostra relazione stava andando a pezzi, purtroppo non è stato semplice e abbiamo rischiato molto. Nel frattempo da Dublino ci siamo spostati a Manchester da dove adesso scrivo. Ufficialmente siamo qui da 3 anni, ma per me in pratica è come se ci avessi vissuto solo un anno, perchè i tour in tutta Europa mi tenevano sempre lontano da casa.
Cambiare stile di vita non è facile, per questo per essere 100% sicuro della mia scelta ho trascorso un un mese in Thailandia in un camp ad imparare Muay Thai, yoga, meditazione e ho fatto una specifica dieta detox . Na’ bomba, tanto che ancora oggi minimo due volte a settimana vado a Muay Thai qui a Manchester.
Pero’ qui è lo struggle: where is the challenge? Negli ultimi 6/7 anni sono sempre stato in giro, lavorato dove potevo, speso una fortuna in viaggi ed esperienze, e ora mi trovo in uno Starbuck a bere un Chai latte. Vendo vacanze dal lunedi al venerdi a sti sfigati inglesi che non sanno manco che colore sia il sole. Vado al lavoro in bus e alla sera massimo per le 7pm sono in casa.
E fuori piove.