Ufficialmente anche se non legalmente, sono uno Swag Man. Non nel senso di “ragazzo sballato” come indica il termine inglese, ma nel senso che assemblo gli Swag. Questi sono una specie di letto portatile, con materasso al proprio interno. Una sorta di sacco a pelo ma invece di dormire per terra, sei sdraiato su un materasso. Io faccio tutta la fase di assemblamento quindi, da ricoprire il materasso, infilarlo dentro allo Swag, chiuderlo e
arrotolarlo. Il risultato finale è una sorta di avvoltino arrotolato su se stesso. Chiunque abbia fatto campeggio in Au, sà di cosa parlo. Qui è diffusissimo mentre da noi un po’ meno.
Cercherò di fare delle foto, per farvi vedere. Oggi ho iniziato con la seconda settimana e mi trovo molto bene. Sono solo quattro ore, ma soprattutto all’inizio lo trovavo stancante perché ci vuole pazienza ma soprattutto metodo: infatti una volta che hai capito come muovere le mani è abbastanza semplice. Lui, il signore con cui ho parlato all’inizio, è proprietario di quest’azienda da 35 anni ed è il re del campeggio da queste parti. Dentro lavoriamo io, lui e sua figlia. Io faccio tutta la parte d’assemblamento, mentre loro cuciono e tagliano. Non fanno solo Swag ma bensì tutta la parte “tessile” che riguarda il campeggio quindi anche tende, coperte, rivestimenti e altre cose che non ho ancora idea. Loro sono
gentilissimi con me e c’è addirittura la smoko verso le 10.30.
Chiedendo in giro e tenendomi sempre aggiornato, ho ricevuto un secondo contatto da un amico di Phill. Infatti questo signore mi ha passato il numero di telefono di un ragazzo che fa giardinaggio. Settimana scorsa ho chiamato questo numero e bum.. ho trovato un secondo lavoro. Dopo una breve conversazione, prima al telefono e poi di persona, sono riuscito a
spiegargli che ogni mattina sarei occupato, ma dalle 2pm in poi ci sono sempre. Quindi settimana scorsa ho iniziato un secondo job, cioè giardiniere.
Questo ragazzo ha un’azienda propria di manutenzione dei giardini, e qui ad Alice Springs è molto popolare perché sono praticamente tutte villette con giardino privato. Cosa facciamo?
Entriamo a casa dei clienti e loro ci spiegano che cosa vogliono, tagliare, pulire, rimuovere ecc… Lui ci fornisce tutti gli strumenti necessari e iniziamo a lavorare. Macchina, rastrelli, forbici, motosega, blower ( soffia via tutto), guanti e altro. E’ bello perchè è all’aria aperta, lavori con la natura, stai a contatto con il cliente e ti da l’opportunità di imparare molte cose: ad esempio ad un secondo ragazzo che lavora con lui da più di un mese, gli ha insegnato come assemblare un sistema d’irrigazione per il giardino. Bellissimo.
Ma sfortunatamente i lati negativi di questo lavoro sono: la temperatura estera ( adesso è ancora fresco ma ci sono
già 35 gradi e il sole picchia come un dannato), metti le mani nella natura e finchè sei Italia o in Europa puoi stare tranquillo, ma fare il giardiniere nel deserto australiano… ti vengono in mente tutti i documentari su animali pericolosi e tutte le paranoie trasmesse da amici e familiari. Lavorare per 20 cash per ora è davvero poco qui nell’outback, perché è come se ti pagassero 12 $ nelle grandi città. Si stiamo comunque parlando di 20$/h ma le condizioni di lavoro sono abbastanza inquietanti specialmente se si pensa che stiamo andando verso l’estate (40/45 gradi).
Ultimo problema è lui, perché si fa rincorrere come una tipa. Lo devi
chiamare dalle due alle tre volte al giorno per chiedergli dove si lavora, a che ore o per farti dare i soldi. Spesso si dimentica oppure non ti risponde, quindi a volte ( come oggi) si rimane a casa dal lavoro.
Comunque due lavori in una settimana, direi che il trend comincia a risollevarsi. Lati positivi e negativi di avere due lavori. Sono contento perché lavoro tutti i giorni ma alla sera sono sempre a casa per cena, e questo mi permette di staccare e rilassarmi. Dopo l’esperienza di Sydney devo dire che lavorare di notte ti stravolge completamente i ritmi e le giornate, perciò sono contento di lavorare con orari “normali”.
La settimana si è conclusa al casinò sabato sera e domenica tutta la giornata al desert park di Alice. Motivo? Un anno con Eva, non potevo farmi sfuggire l’occasione per vivere una serata nella movida del deserto. Due giorni stupendi e lei contentissima, io ancora di più.
Sul lato delle tasse, sfortunatamente non si sa ancora niente. Sto ancora aspettando di sapere se “dovrei” pagare o se mi pagano.
In ultimo ma non per importanza, ho un problema da quindicenne ma che in realtà non ho MAI avuto e quindi mi fa strano scriverlo ma soprattutto non sò come affrontarlo. Non ho amici, cioè non conosco nessuno in questa città. Tutti lavorano e ad Alice Springs sembra che ci sia un po’ di vita notturna il venerdì sera in quei tre, ma sono realmente TRE, locali serali.
Tutti gli altri sono backpakers o gente di passaggio che sta qui quei due tre giorni giusto per andare ad Uluru. In casa ci sono tre generazioni completamente diverse dalle mie e si, c’è una buona convivenza ma non da andarci a bere una birra fuori e cominciare a sparare stronzate. Un diciottenne un cinquantenne e una trentenne, suonano più come una famiglia che dei compagni di bevuta. A parte Eva, per il resto non ho nessuno con cui parlare un po’ liberamente, sparare stronzate e fare un po’ il randagio. Dove sei Sydneyyyyyyyy ??????
Anyway queste sono solo le prime due settimane, continuerò a spingere su tutti i lati perché penso che questo periodo mi stia mettendo alla prova.
Daje