Son tornato a casa, ad Alice Springs. Anche io mi sono goduto una super vacanza in agosto: con mia mamma, attraversando la costa orientale dell’Australia, in Queensland. Da Brisbane, seguendo la Bruce hwy siamo andati a Hervey Bay, per poi passare da una città chiamata 1770, poi Rockhampton dove abbiamo mangiato una super bistecca da 300g, Emo Park, Mackay, Whitsunday islands, Townsville, la stupenda Mission Beach, e per finire Cairns.
Il viaggio è andato alla grande, anche perché è stato divertente muoversi con il Van. Prima volta per entrambi nel mondo del campeggio. Ammetto che i primi due giorni sono stati abbastanza drammatici, perché non sai dove mettere le mani e soprattutto come muoverti.
Ci metti un po’ a capire che non sei in casa o in una stanza d’albergo, in cui hai tutti i privilegi.
Ci vuole lo spirito d’adattamento. Come organizzarsi? Prima delle due di pomeriggio fissiamo una meta o città da raggiungere, poi fai un paio di telefonate ai caravan park che trovi su internet o sulle guide negli information point. Scegli il power o unpower site ( acqua e elettricità), e bang, prenoti!. Campeggi sono uno spettacolo, tenuti benissimo, ad alcuni gli manca di mettere giù la cera in bagno. Molto puliti. Il van è fornito di tutto: posate, piatti, bicchieri, pentole, scolapasta, recipienti, due fornelli, microonde, due tavolini, due sedie da campeggio, due divanetti trasformabili in un letto molto comodo, un lavandino, la canna per l’acqua, la bombola per il gas, un cavo elettrico per essere elettricamente indipendenti, due sacchi a pelo, qualche luce, tendine per isolarsi dal mondo, che altro? Stra-fornito.
Spirito di adattamento che si crea giorno dopo giorno e i giorni sono scivolati via.
La strada da Brisbane a Rockhampton è quella che mi è piaciuta di meno. Sono qualcosa come mille km e la hwy è lontana una trentina di km dalla costa, quindi il mare lo vedi occasionalmente. Le strade sono in ottime condizioni ma fino al tropico del capricorno, cioè a Rockhampton, la vegetazione attorno non è folta e abbastanza tutta uguale. Abbastanza
noiosa da percorrere per un migliaio di chilometri. Fantastica invece la strada da Townsville a Cairns, soprattutto quella che porta a Mission beach, completamente immersa nel verde. Ti addentri in una riserva naturale, velocità di rotta 60 km/h, per il rischio di incontrare cassowary, ovvero una specie rarissima di animale che si sta estinguendo. Cassowary sono
simili a struzzi o emo.
Cassowary soprannominati al volo con nomi del tipo “ Kossovari o Cazzofai”. Cairns mi ha un pò deluso, sembra una piccola Rimini. Nulla di speciale, oltre al fatto che ci sono tantissimi Backpakers. Sembrava di essere tornati in Europa: tedeschi, italiani inglesi, irlandesi ma soprattutto tantissimi francesi. Dico la verità se fossi con due amici maschi andrei a Cairns, perché è pieno di f..emmine.
Tutta la zona da Townsville a Cairns è piena zeppa di piantagioni di mango e banane. I caschi delle banane sono protetti e difesi come delle reliquie; tenuti benissimo con protezioni e sacchetti in plastica per evitarne il danneggiamento. Tante piantagioni di mango. Mango, mango ovunque. La stagione della raccolta quassù è da novembre in poi. Immagino i 35,40
gradi un livello di umidità pari all’80%.. tu sei pazzo a lavorare in quelle condizioni.
Comunque adesso capisco perché un sacco di backpakers sono su a nord, in giro per farm.
Devo ammettere che è pieno di frutta da raccogliere. Bè, auguri. Io sono andato a caccia di cammelli, voi a raccogliere le banane.
Ovunque anche canne da zucchero, soprattutto nell’aerea di Mackay. Li infatti abbiamo visto la più grande raffineria di zucchero al mondo. Pappagalli impazziti, un casino assurdo, un cinguettio continuo attorno alla raffineria… secondo me tutta questa euforia è provocata dall’altissimo livello di zucchero nell’aria. Non stavano zitti un attimo.
Zona preferita è sicuramente da Townsville a Cairns. Moltissimi dicono che da Cairns in su è ancora più bella. Spero un giorno di raggiungere Cape York, che è la parte più nord dell’Australia, è quasi in Papua Nuova Guinea.
Duemila km percorsi in dieci giorni, guidando non più di tre ore al giorno. Uno spettacolo. Poi abbiamo percorso altri duemila km in aereo per raggiungere Darwin, in cui abbiamo passato solamente un giorno. Le ho fatto vedere il night market, con tutto il movimento di gente che c’è, e tutti i baracchini che vendono cibo particolare. Il mitico tramonto, con questa palla rossa che cade nell’oceano. Le ho fatto vedere il cbd e i posti in cui sono stato, quando cercavo lavoro. Il solito caldo della miseria, ma…
Vuota, una città vuota. Dove è finito quel miliardo di persone che affollavano le strade, tutti gli irlandesi nei pub di Mitchell st, dove sono gli ostelli con la fila fuori dalla reception, dove sono le spinte al night market?? Niente di tutto questo. Sono rimasto incredulo ragazzi. Robe da vedere sulle vetrine dei negozi, cartelli cercasi staff. Cioè siamo passati da una situazione di un mese fa in cui la gente era disposta a vivere in un castello di cartone, per puro scherzo, gente che pagava duecento dollari a chiunque gli trovasse un lavoro, ad ora in cui case disponibili, lavori più che accessibili. Questo mi insegna e conferma una cosa dell’Australia:
bisogna essere nella città giusta, nel periodo giusto. Tutto dipende dalla stagione, se è alta è difficile trovare un buco, se è bassa tutto è più semplice.
Quando ci si muove in una nuova città, bisogna pianificare e controllare se è alta o bassa stagione. Come fare? Chiedere a gente locale, oppure amici che ci hanno vissuto per un pò.
Ho voluto creare l’occasione per cui mia mamma potesse vedere dove vivo e con chi vivo. E anche perché volevo che vedesse l’outback, il posto in cui vivo. Volevo che ne capisse il senso di questa scelta. Siamo arrivati qui ad Alice Springs, e abbiamo passato quattro giorni tutti insieme. È stato molto bello, e mi son sentito più a “casa” con lei qui. Mercoledì con Phill siamo andati a Palm Valley, un posto nel “niente” a 150 km da qui. Abbiamo passato la giornata tutti insieme, e abbiamo potuto ammirare diversi lookout da urlo !! Con la jeep nel letto del fiume più vecchio al mondo, tra le rocce rossissime, e il classico silenzio che avvolge il paesaggio.
È stato un vero dispiacere salutare mia mamma in aeroporto. E’ stato difficile, molto toccante. Sia io che mia mamma avevamo bisogno di questo periodo per stare di nuovo gomito a gomito assieme. Ci siamo scontrati, perché non è facile essere in perfetta sintonia dopo più di un anno passato dall’altra parte del mondo. Ma è stato solo questione di tempo.
Spero di averti caricato di energia positiva mamma, fatti forza per tutto quello che vuoi fare.
Queste sono state le mie vacanze, ora si riprende. Domani metterò giù un altro post per raccontarvi la situazione che si è creata con le tasse e il lavoro qui ad Alice Springs. Periodo in salita ragazzi, ma sono straripante di energia, e anche se sarà difficile avrà un sapore particolare quando risolverò tutti questi problemi.
Cheers