Primo tour in Europa

Fabri About Life, sbatti

Dopo mesi di training e le prime voci, impressioni e commenti sui primi tour dei colleghi, finalmente è arrivato il tuo turno.

La sera prima non stai ne in cielo ne in terra: è un mix di entusiasmo, ansia, aspettative paure, buoni propositi. Il cuore ti batte forte, sembra quasi che sia in gola, le orecchie diventano bollenti e mangiare? Ahahah non se ne parla proprio, hai lo stomaco che si ti contorce. Le sere prima della partenza ci fanno stare a gratis in albergo vicino: camera singola, un letto, un lavandino, bagno condiviso, no more. Quelle mura si flettono come un cucchiaio prima concavo e poi convesso, l’ansia le fa stringere mentre la determinazione le allarga. Up and Down, up and down finchè pensi di aver finito il paper work e mancano solo due ore alla partenza. Ore più tardi sembra di essere sul trampolino del bungee jumping, e aspetti prima di iniziare a parlare dal microfono, aspetti, aspetti e poi prendi un bel respiro e dici: “spacchiamo tutto”. E ti butti!

Uuaaaaaaaaaaaaa

Incanalare adrenalina in entusiasmo, questo il trucco.

37 giorni sparsi ovunque da Parigi a Barcellona, Roma, Mykonos, tutti i Balcani passando per la bellissima Croazia, poi Vienna, Monaco e su ad Amsterdam per chiuderlo a Londra. 

È stato un giro sorprendente, pieno di momenti “Uoooo”, imprevisti, e facce che non dimenticherò facilmente. 

Ti racconto la storia di quanto ho capito che amo questo lavoro. Dopo alcune ore di pullman arriviamo a Barcellona dalla Francia. I primi giorni sai sono li tutti tesi che piano piano si conoscono, fanno le prime bevute assieme e bla bla bla. Quindi diciamo che le prime fermate non sono molto apprezzate, sono più concentrati sul conoscersi. Finalmente entrando in Spagna, si respira quell’aria calda e ospitali del Mediterraneo. E poi… li porto subito a camminare nel quartiere gotico di Barcellona e la mascella, gli cade! Finalmente li vedo connessi all’ambiente circostante con gli occhi spalancati… Che sballo, Welcome to Europe.

Poi era venerdì pomeriggio e la città si stava preparando per il week end, potevi sentire le vibrazioni positive della gente, e loro che si guardavano intorno spaesati. Gente che da Perth o Aukland che si trova per la prima volta a Barcellona, fidati è uno sballo !

Chiaro che ci son stati momenti di alto e basso ma in generale, è andato tutto bene e soprattutto sono andati bene anche i loro feedback. 

Posti che mi hanno gasato? Portarli a Roma è stato un super piacere, poi per ovvi motivi direi Mykonos anche perché non c’ero mai stato prima, e poi la sorprendete Croazia. Abbiamo visto Dubrovnik, Zadar e Split e tutte e 3 mi hanno sorpreso per la loro organizzazione, pulizia e bellezza. Ti consiglio di farci una vacanza e non ne rimarrai deluso !

Personalmente mi sono trovato a mio agio durante il viaggio, mi son visto a volte però pendolante su alcune “Talks”, per questo motivo, ed Eva, ho preso la palla al balzo richiedendo l’inverno off. Combinando lo stare con Eva qui a Dublino, il credito dell’estate lavorativa e gli homework da fare durante questi mesi, mi sto tirando tutto l’inverno !!!

Due palle. 

Così facendo ho imparato anche qualcosa da quest’isola.

Una cosa però ne è uscita dopo quasi 40 giorni di tour: lo posso fare! Fai conto che ho mandato l’application appena uscito dall’Australia, quando ero ancora in Taiwan ad Agosto. Poi è passato un intero anno tra colloqui, prove, training ecc. E finalmente è posso dire di avercela fatta. 3 anni fa in agonia dell’università, non penso che molti avrebbero scommesso su di me, non molti hanno approvato l’idea che andare in “Australia” avrebbe cambiato qualcosa. Tanto quando torni è tutto come prima, anzi peggio perchè sei più “Vecchio”. Non ti dico le battutine quando, appena tornato a Milano, ho lavorato al Kebab…

Ma indovina adesso chi fa la fila ogni mattina per andare ad un lavoro che non gli piace ? Non io.