Paris 2020

Fabri About Travel

Paris 2020

New year, new prospective.

O almeno questo è quello che tutti vogliamo.

Portare Eva a Parigi è sempre stato un sogno sin dal lontano 2015 quando l’ho visitata per la prima volta con mia madre, studiata tramite Contiki, e condotto diversi city tour nelle stagioni successive. Visitare una delle città più frequentate al mondo non è del tutto semplice, ma Eva tutto sommato, aveva anche un personal tour manager….Quindi cultura, divertimento e, se possibile, evitare le infinite code per l’ingresso ai tantissimi musei. In più ci devi mettere il fattore capodanno, un po’ di scioperi parigini e la metro che non funziona.

Dal 28 dicembre al 1 Gennaio, volo Milano Malpensa-Orly per poi tornare da Charles de Gaulle a Manchester, perchè il giorno dopo Eva lavora.

Come e Dove? Noi ci muoviamo praticamente sempre con AirBnb, penso che sia una figata assurda e riusciamo a trovare sempre un ottimo compromesso tra location, accomodation e prezzo. Questa volta abbiamo trovato casa a 3 minuti da Notre Dame: chiaro la casa era stra piccola e nulla di che, ma quanto vuoi stare a casa quando visiti una città come Parigi?

Per spostarci abbiamo usato dei monopattini, noleggiati con l’app “Lime”, oppure delle biciclette prese con l’app “ Uber”. Io e la bicicletta abbiamo un rapporto strano: mi piace tantissimo muovermi in bici ma non la userei mai per esplorare una città, perché? Perché non conosco il traffico, le zone,come si sposta la gente e soprattutto non mi fido degli autisti. La cosa carina di Parigi è che ha un sacco di priority line, solo per biciclette e monopattini. Tipo ti puoi fare da Notre Dame alla torre Eiffel tutta lungo la Senna, oppure persino tutti gli Champ Elisee. Costa dai 0.15 a 0.20 centesimi al minuto.

Volevo anche mantenere un itinerario divertente e leggero, evitando di appesantirlo con visite noiose ai musei, perché si è vero che BISOGNA andare a vedere quello, BISOGNA andare a vedere quell’altro… ma hai voglia ?

Quindi come ci siamo organizzati ?

Primo giorno Notre Dame, (anche se la piazza è tutta bloccata per via dell’incendio devastante dell’anno scorso alla chiesa e quindi la view è molto limitata), e Sainte Chapelle. Breve camminata fino all’Hotel de Ville per poi tornare a casa per un early night, perché eravamo in piedi dalle 5.

Piccolo appunto sull’entrata nella Saint Chapelle: al di fuori c’era una fila lunghissima, al che mi sono allarmato pensando che fossero tutti già provvisti di biglietto. Fortunatamente il giorno prima avevamo preso tutti i biglietti online e FIUUUMMM siamo balzati davanti a tutti. Io mi chiedo: come si fa venire a Parigi e non prendere i biglietti online ? Ma vivi nel 700?? Quindi ricorda, prendi sempre per tempo i biglietti online!!!
Secondo giorno abbiamo seguito un Food Tour tra la zona 3 e 4 della città. L’ho trovato su Airbnb, si chiama No Diet Club, ed è in pratica organizzata da un gruppo di ragazzi che ti portano in giro per provare tutto lo street food della città. Na bomba, dalle 11 alle 18 ad assaggiare i cibi più disparati, sia salato che dolce: dalla panetteria franco-giapponese, alle falafel, dai macaron alle patatine fritte con formaggio fuso, dai croissant burrosissimi agli hamburger vegani. Evvaiiiiiiii

Il giorno dopo ci siamo confusi con la MASSA dei turisti, ed abbiamo camminato tantissssssssimo. Dal Louvre ai giardini del re, fino all’Opera, la Fayette shopping centre, Place Vendome (a vedere gioielli che non comprerò mai), per poi entrare nel parco Jardin de Tuileries, e via su per gli Champ Elisee, per finire al tramonto sull’Arc de Triomphe. Aperitivino rapido e poi via a casa.

Cotti

L’ultimo giorno dell’anno siamo andati a Montmartre, abbiamo visto la chiesa del Sacro Cuore e tutta la zona degli artisti dove abbiamo comprato un piccolo quadretto. In mezzo ad un milione di persone. Epico.
Foto rapida al Moulin Rouge e poi a casa per riposarci prima di iniziare la serata di capodanno.

Nella serata di capodanno fuochi d’artificio vietati ovunque per questioni di sicurezza. Poverata.
Aglii Champ Elisee hanno fatto un po’ di casino con le luci e musica per 5 minuti, invece alla Tour Eiffel non ha fatto nulla di speciale: che tristezza.
Allora per festeggiare ci siamo buttati in un bar sotto casa , ingerendo diverso lubrificante sociale, ehheheheh, ma la musica faceva pena e non siamo mai riusciti a lasciarci andare….

Siamo rientrati comunque per le 5.30, una decisione saggissima pensando che il giorno dopo alle 11 entravamo al Museo D’Orsay.

Che idea brillante Fabrizio.
Cosa può aiutarmi al risveglio ? Un bel kebab con patatine, salsa Tzatziki ed erbette varie, coca zero per digerire. Undici spaccate eravamo davanti al museo, belli freschi, con tanto di occhiali da sole per mascherare la serata. Eravamo in incognito.

Alle 3 di pomeriggio siamo partiti per l’aeroporto, abbiamo preso l’aereo per Manchester, e alle 8 stavamo già cenando a casa.
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Eva voleva vedere le catacombe, ma i biglietti erano sold out fino a metà gennaio e anche il Louvre sara’ per la prossima volta. Non mi andava di vederlo con un miliardo di persone, schiacciato come una sardina giusto per farlo.

Parigi è come Roma: anche se ci stai una settimana, hai tralasciato molte cose che potrai vedere la prossima volta, difficile fare tutto in una sola botta.
Comunque obbiettivo raggiunto, Eva ama Parigi e ci tornerbbe domani mattina.