Fabri che farà del suo futuro? Perché quando torni dopo un lungo viaggio le idee vanno a mille allora e spesso, con molto sconforto, alcuni ancora prima di chiederti come stai vogliono sapere quando riparti. Ci sono tante, tante idee ma spesso ci si lascia condizionare dall’amico, dall’amore e dalla voglia di non stare fermi.
Tre ipotesi elencate, una la scarto subito con motivazione. Ipotesi scartata è il Working Holiday Visa, motivazione: non credo in un’altra avventura.
Punto primo sono solo tre i paesi in cui puoi fare il WHV se sei italiano: Australia, New Zelanda e Canada. Au con un anno di vacanza/lavoro, estendibile per non più di due anni, con la croce dei sei mesi limite di lavoro con la stessa azienda o scuola. In NZ è simile, ma con tre mesi soli nella stessa azienda, datore di lavoro e forse puoi estenderlo per un altro anno, oppure Canada per un totale di sei più tre mesi. Posti, soprattutto Canada, in cui vorrei provare a vivere almeno una volta nella vita, ma tornato a Milano non ho più voglia di provare.
L’Australia è un paese pieno di opportunità e guai a fermarsi, le devi provare tutte. Tu che mi segui da tempo, sai che le ho provate davvero tutte e alla fine mi sono ritrovato un super lavoro come guida turistica ad Ulurù nel mio amato outback. Sono contetissimo per mille motivi e penso di aver trovato qualcosa che mi piace fare, quindi secondo me è inutile andare ancora una volta alla ricerca della terra promessa e cercare di tirare avanti con il lavoro che riesco a trovare . Se devo lavorare, voglio fare una cosa che mi piace.
L’obbiettivo era ( tra i mille pre-partenza) trovare qualcosa che mi facesse “svoltare”, l’Australia mi ha offerto una strada e io la asseconderò. Per questo motivo penso che andare in Canada o NZ a fare un’altra esperienza sia per me una strada senza obbiettivo.
Due opportunità rimaste:
• Student Visa ( studiare qualcosa, somewhere)
• New big job
E comunque si è chiusa un’annata di quelle in cui posso dire ho vissuto e ho fatto tanto. Dal capodanno dell’anno scorso a Kings Canyon con Eva a guardare le stelle cadenti invece che i fuochi d’artificio, a mesi di duro lavoro a Ulurù.
Dal comprare una macchina in 4 giorni ad Adelaide a tutti gli 8300 km macinati dal sud al western Australia. L’ultimo mese da sballo a Broome, al forte impatto di una bollente Taipei e la antica-pesante tradizione cinese. Dal ritorno dopo due anni a Milano, gli affetti ritrovati, il cibo e i giro turistico in tra Italia, Francia e Spagna con Eva. La separazione temporanea da Eva e la vita di routine a Milano.
L’anno scorso pensavo che fosse imbattibile il 2013, invece il 2014 si è dimostrato un anno in cui la mia curiosità è stata alimentata ogni mese dalla vita che mi circondava. Senza guardarsi indietro un secondo in più, iniziamo con il 2015…
Buon anno a te