Dove dormiamo? In sala, in un vecchissimo divano letto con un buco nel materasso. Gli ho chiesto all’inizio se potevamo insieme risolvere, o quanto meno trovare una soluzione al problema, ma fino all’ultimo giorno niente.
Capitolo cibo, se non mangi il piatto che lui ha deciso di farti cucinare, non mangi, non c’è altra scelta. Abbiamo avuto un paio di volte la carne, per il resto sempre verdure, verdure e ancora verdure, cucinate in ogni modo. In cinque persone cuciniamo 400 grammi di pasta, no altra scelta. Se non ti piace, non mangi. Lui mi dice che le verdure sono importanti e che devo
imparare a mangiarle, ho provato a chiedere altro ma non c’è altra scelta e non ho voglia di contraddirlo, perché finiremmo a litigare. Cose come dolci, secondi piatti, bibite e altro sono un’utopia. A volte aspetto che lui esca di casa, per aprire il frigo e cercare qualcosa da mangiare, di nascosto.
Poi il furbacchione cosa fa? Non fa la spesona ogni settimana, oppure
la lista della spesa se tipo vogliamo qualcosa di particolare tanto lui ti boccia tutto. No quello non ci serve, quello costa troppo, quello lo mangi solo tu. Quindi ogni giorno nel nostro giro di commissioni, passiamo al supermercato e compriamo quello che lui decide di avere per cena. Apro il frigo e ci sono due peperoni, tre carote, mezzo cartone di latte, e una quantità illimitata di salse.
L’unica cosa che non manca nel frigo è il vino, esattamente due goon,
vinaccio in cartone 5 litri di bianco a dodici dollari. Che marcio. Ti dico, io sarò dimagrito almeno 5 kg perchè, torno dopo aver lavorato sodo per tutta la mattina e mi si presenta un piatto di riso bianco peperoni e piselli. Hai ragione, dovrei provare a buttarmi sulle verdure sempre di più, ma quello che sto facendo da qui a nove mesi per me sono passi da giganti, e
di questo nè sono orgogliosissimo. Ma sul cibo non si passa dall’odio all’amore da un giorno con l’altro. Ho provato a mangiare il più possibile, ma se una cosa non mi piace, non riesco.
Ho saltato un paio di pasti per questa ragione, e ultimamente mi sento sempre stanco e febbricitante.
Ho lasciato Orroroo con una carica pazzesca, e qui mi ritrovo con questo scemo: la mia voglia di fare ha preso un ulteriore slancio, sia perché stiamo andando a fare una cosa stra figa a nord, e sia perché sto lasciando questo posto.
Poi qui i woofers sono come li definisco io “molli”, senza spina dorsale, terrorizzati da lui, a chiedere e dire cose. Non è un bell’ambiente in cui voglio stare. Loro dicono che vogliono andare via da qui perchè lui è arrogante ma non sanno dove andare, come cercare, e poi alla
fine non è del tutto male. No raga, io ho conosciuto l’Australia quella del lavoro duro, quello dello sbattersi, ma nello stesso momento, aperta, disposta e positiva. TI sbatti tot, hai tot.
Qui ti sbatti in maniera smisurata, non hai un ritorno. Io interpreto il woofing come uno scambio, dai rispetto, lavoro e cibo, noi ti diamo la nostra voglia di fare. Qui viene annientato. Non è il tipo di esperienza che sto cercando, e non ho niente da condividere con questa persona. Ragazzi, io non mi sento di stare qui, non è quello che voglio, non voglio sopravvivere. A volte ho paura di toccare cose, perché se per caso mi si rompono o succede un imprevisto, questo può impazzire. C’è aria tesa quando torna lui a casa.
Abbiamo deciso di dare delle votazioni ad alcuni dei valori che incontreremo: lavoro, host, cibo, accomodation. Partendo che da Orroroo lavoro, host, cibo erano da cinque stelle, accomodation un po’ meno. Qui siamo a quattro valori negativi, e dato che possiamo scegliere, ed è a gratis, noi cambiamo.
Mi prendeva in giro quando stavo scavando, se vedeva che andavo piano “Sai perché non riesci ?Perché non mangi verdure!”. Non è un posto sicuro, lui non è una persona affidabile, non sto mangiando bene e sto dormendo di male.
E poi è successa una di quelle cose che non avrei mai voluto vivere, e ci ho pensato più volte se scriverla o meno perché non è stata una cosa gentile, ma il viaggio presenta anche aspetti negativi. Stavamo scaricando i tubi su un rimorchio con il muletto. Più a destra, sinistra, vai così. Scaricandoli, uno di questi è caduto dal muletto si è sbeccato, tipo nella parte finale
saltato via un pezzo. Li ho pensato, è finita… E’ arrivato come una bestia, perché aveva sentito il rumore, ed immediatamente comincia ad urlare. Ha pensato che il colpevole fossi io, forse perché ero l’unico li vicino. “CHE COSA CAZZO HAI FATTO, COME TI PERMETTI, prende il pezzo di tubo e me lo tira addosso, QUESTI SONO CENTO DOLLARI DI TUBO CHE TU HAI ROTTO”…
Conto fino a 10…
Io quando vedo comportamenti del genere, la mia stima e rispetto che una persona può coltivare in pochi giorni di conoscenza, arriva a terra. E non c’è più modo di riconquistarmi, non riesco più a guardarti negli occhi e parlarti seriamente, ti reputo un animale e io con le bestie non ci riesco a parlare. L’unica cosa che ho detto per tutta la mattinata, è stata UNA
parola rivolta ad Eva. Solo una parola, Monday.
Infatti è stato così, anzi meglio perché un mio amico di Milano che stava raccogliendo mele in Tasmania, stava andando nel west per la stagione. Domenica mi ha chiamato chiedendomi se volevo un passaggio fino a Port Augusta. Grandissimo, infatti in meno di mezz’ora abbiamo raccolto la nostra roba, fatto firmare le carte per il visto e baaaang, siamo partiti. Sono
felicissimo e con una gran voglia di lasciarmi questa parentesi alle spalle.
Spettacolo, siamo arrivati a Port Augusta e abbiamo dormito in tenda, cosa che non avevo mai fatto prima. Infatti Jack, ci ha prestato tenda, materasso e coperte. Un gesto che ho ammirato, e mi ha fatto vivere una nuova esperienza. Camping ho scoperto che, può essere una figata, ma la
prossima volta mi devo munire di coperte più pesanti per la notte.
Ho contattato l’host e ci ha spiegato che dormiremo martedì notte, qui ad Alice Spring a casa di un loro amico, perché il giorno dopo ci può portare a gratis fino da loro a Ti Tree, dove lavoreremo in una Cattle Station, ovvero in una stazione di bestiame.
Ieri abbiamo passato tutto il giorno a Port Augusta, fino alle undici di sera quando finalmente è arrivato il pullman.
Ieri sera ero cotto, fisicamente, psicologicamente, con un filo di febbre., quella brutta settimana mi ha portato davvero al limite. Quindi appena appena salito sul treno mi addormentato, con tanto di mascherina per la luce. Abbiamo guidato di notte, e siamo arrivati ad Alice Spring alle 2.30pm. Pullman stracomodo, poltrone come una prima classe d’aereo, poi c’era poca gente quindi mi sono sdraiato su tre sedili… alla grande davvero.
Meno male che oggi abbiamo una giornata di stacco qui ad Alice Spring, un bel letto, una bella casa e cibo ottimo. Mi ci voleva. Pensa te che sono arrivato io e ho portato la Piogga, infatti il tipo mi ha detto che non pioveva da dieci mesi. Non so perché, ma voglio leggere la pioggia come un segnale positivo. Sono carichissimo e curiosissimo per domani.
Mamma e familiari lo so che state per scrivere delle bellissime mail, ma voglio assicurarvi che ha firmato le carte per il visto. Quello che è stato, è finito. Anche questo mi ha fatto crescere.
Non esistono nazioni, paesi, culture belle o brutte. Come tutti i paesi del mondo ci sono le persone a modo e le teste di cazzo.
Quindi l’unica cosa che mi resta da dirgli è….