Sono da quattro giorni off e domani lo sono ancora: Uaaahhhh relaxxxx. A dire la verità, tre di questi cinque giorni off hanno fatto parte dell’annual leave, ovvero un periodo in cui non lavoro ma sono pagato comunque. È una cosa normale per molti di voi, ma da quando sono qua se non lavoro semplicemente non guadagno. In questo momento sono sdraiato sul letto
ed è come se lavorassi. Anzi scrivo il mio blog e sono pagato…aahh che sogno !!! Abbiamo due giorni al mese di annual leave e ne ho usati solo tre in tre mesi, quindi penso che a metà marzo userò quelli rimanenti.
Il blog fino ad oggi l’ho usato solo ed esclusivamente per gli affari miei, ma dato che ormai il mio lavoro qui a Yulara è entrato nei miei interessi… pensavo di rendervi partecipi, non tanto di quello che faccio ma di DOVE lavoro.
Oggi vi presenterò il mio luogo di lavoro, le mie “4 mura”, la mia cucina, dove cerco di fare capire a noi “Spaghetti” che le Dolomiti non sono più belle e non è un sasso in mezzo al niente. Oggi vi faccio vedere il ufficio…
OK, dove siamo? Quando dico outback o bush intendo tutta la parte interna dell’Australia, ovvero non dove ci sono le grande città di Sydney e Melbourne. Quindi prendi la cartina dell’Australia e metti un dito in mezzo… Bang esatto li dove c’è quella città che si chiama Alic e
S…. Pronunciato in italiano diventa Alice spRRRRRING, ci stai mettendo troppo suono RRR
Ok adesso prova a non mettere quella bella “R” e fai la “r” moscia e ripeti solo “ èlis springs”.
Ci siamo
Punto secondo percorri la Stuart Highway verso Sud dove c’è Adelaide per 250 km fino ad una Road House chiamata Erldunda. Da li gira a destra, verso ovest per altri 200km eeeeeeeeeed eccoci, benvenuti a Yulara “ Ululato del Dingo”, o Ayers Rock Resort !!!
PUKULPA PITJAMA ANANGUKU NGURAKUTU
Siamo in mezzo al niente ma non ti aspettare di vedere le dune di sabbia perché per essere considerato deserto abbiamo bisogno di meno di 250 mm acqua piovana l’anno.
Qui siamo circa a 370-400 mm d’acqua piovana quindi non siamo considerati scientificamente nel deserto ma bensì in una zona Semi-Arida. Temperature ?? In inverno, che va da Giugno a fine Agosto durante il giorno siamo su 20-25 C, mentre di notte la temperatura può arrivare anche sotto zero. Il periodo estivo che va da Dicembre a Febbraio le temperature sono invece comprese tra i 30-50 C.
“UUUUUOOOOOOOOO”
Umidità?… Bassa! Il mare più vicino è a 1500 km sud e siamo circondati da deserti e bush, infatti il livello di umidità è intorno al 5%. Una zona molto secca che favorisce la disidratazione del corpo in quanto sudi ed evapora subito. Caldo, poca ombra e fatica, l’unica cosa per combattere queste insidie è tenersi idratati e quindi bere TANTA acqua.
La gente mi scoppia dopo un paio di giorni, le guide più esperti rimangono al massimo cinque, sei anni invece qui c’è gente che vive da oltre 30.000 anni, ovvero gli Anangu. È una cultura preistorica e molte cose potrebbero sembrarti banali, ma quello che ti chiedo è di aprire la mente e fare entrare lo spirito del parco dentro di te.
Gli Anangu ( pronunciato Ananù), vedono questa terra come la loro casa perché sono qui da migliaia di anni. Essi ne conoscono i dettagli, il significato delle stelle, le proprietà delle piante e le strategie di caccia. La conoscenza è la chiave di sopravvivenza in un luogo come questo, senza di essa non si è bocciati o rimandati all’esame del prossimo trimestre… si muore. I nonni in quanto più saggi della comunità, sono i più rispettati
perché hanno più esperienza, più conoscenza del luogo. Sà di più, ed è più rispettato. In questo luogo così “isolato” dal mondo, gli uomini vivono secondo le leggi della natura e la rispettano in quanto portatore di vita o di morte.
Il Tjukurpa ( pronunciato Jukurpa) è il fondamento della cultura Anangu, e rappresenta questa relazione tra l’uomo e la natura. Il Tjukurpa è passato alle giovani generazioni tramite “inma” ovvero cerimonie, canti, balli e segni sulla roccia cioè Tjucuritja. In quanto considerati luoghi di vita e di evidenza del Tjukurpa, Uluru e Kata Tjuta sono considerati dagli Anangu luoghi sacri e in quanto tali non hanno bisogno di inciderli o arrichirli
perché già così come sono, sono considerati due “Duomi-Cattedrali”. Oggi chiediamo a tutti i visitatori di NON scalare Uluru perchè è un luogo sacro per gli Anangu, perché è come se entrassimo nudi in Chiesa: che effetto avremmo sulle persone che ci credono?
So, please don’t climb Uluru, oppure Naganana Tatintja Wiya detto in lingia Pitjantjara (lingua Anangu).
Il parco è doppiamente nominato patrimonio dell’umanità sia per i suoi valori naturali (1987), sia per i suoi valori culturali (1994) e nel ’95 ha ricevuto la più alta delle onorificenze che un parco nazionale può ricevere, ovvero la medaglia d’oro di Picasso.
Ecco vi ho dato un intro di dove sono. Dato che la mia vita da guida qui prende sempre lo stesso ritmo se ci sono aggiornamenti drastici vi informo, altrimenti continuo a raccontarvi del parco… Cheers o meglio Palya !!!
PUKULPA PITJAMA ANANGUKU NGURAKUTU …. vuole dire Welcome to Aboriginal land