Sono appena uscito dal lavoro, oggi c’è una splendida giornata e la temperatura è sui 22 gradi con un leggero venticello. Non ho voglia di tornar subito a casa e decido di sedermi un po’ sulle gradinate vicino al ristorante. Fortunatamente oggi il tempo è volato, perchè non c’era molta
gente. Molto probabilmente anche domani sarà così.
All’ultima ora faccio un vero e proprio count down, perché voglio uscire da quelle quattro mura. Esco e boom tutta la stanchezza ti scivola via e pensi: come stai a tornare subito a casa?! Un giretto per il parco o tra i negozi non
te lo fai?! La voglia di fare è tanta, ma le energie vanno risparmiate.
Ho passato due fantastici giorni off. Più che fantastici li definirei rilassanti. Ho fatto il conto che su due giorni, ventiquattro ore le ho passate dormendo. Epico!
In uno di questo due giorni volevo andare a Palm Beach, un sobborgo a circa due ore di pullman dalla città. Incredibile ma vero ho beccato gli unici due giorni di pioggia di un intero mese. Dopo il lunedì passato quasi
interamente a dormire, il martedì ho deciso di riprendere a visitare questa stupenda città.
Ho visitato The Rock, il quartiere storico di Sydney, situato sotto l’Harbour Bridge. Tutto in stile antico, dove per un attimo, sembrava di camminare nei sobborghi londinesi, ma niente foschia solo un gran sole.
The Rock è davvero particolare infatti non senti il frastuono della città proveniente da George Street e dintorni. A proposito ho scoperto dove parte George St: proprio da The rock. Infatti taglia a metà tutto il centro.
Finalmente ho attraversato a piedi l’Harbour bridge: altissimo e
un vento della Madonna. Una parte è solo pedoni, mentre nel senso opposto della strada, c’è il percorso solo per le biciclette. Una volta arrivato dalla parte opposta mi sono fermato a Milson point, perchè avevo freddo e soprattutto fame. Visto il luna park in costruzione, che
sarà pronto per l’estate e il porto circostante. Tornato a casa ho passato una bella ora nella jacuzzi residenziale e bello rilassato ho preparato la peggiore matriciana che abbia mai fatto. Ma va bè sul cibo è ancora guerra aperta!
Ho preso dei nuovi occhiali da sole, per le sono i più fighi sulla terra. Una volta fatto l’acquisto, questo giovane coreano comincia a parlare e scherzare, per tirarmi un po’ in mezzo. La conversazione. “So What’s your name? Fabrizio. Is it Argentinia name? No Italian. Aaaaah nice,V.A.F.F.A.N.C.U.L.O. !!!! Il commesso mi ha mandato a fanculo nella mia lingua. Dopo più di due mesi posso dire che, quando dico di essere italiano, mi rispondo sempre con un Mamma mia o un vaffanculo e le peggiori bestemmie venete.
Peace