Colloquio o Tortura?

Fabri About work, sbatti, Touring, UK/Ireland

L’indomani mattina mi sveglio bello pimpante, e dopo una leggera colazione sono pronto per il colloquio, convinto di poterlo gestire senza problemi. 

Nà legnata, 40 minuti di domande a tappeto, in cui mi hanno messo completamente a nudo. Una volta fuori papà mi ha chiesto come fosse andata; non lo so, non ho idea è stata la mia risposta. Facci caso che quando parli con qualcuno hai un minimo di interazione, cioè capisci se è interessato o meno, i movimenti del corpo, le mani, gli sguardi… Invece il colloquio è stato tra me e due piante grasse. Domanda e alle mie risposte erano dei muri, completamente senza espressione. Per quello non ho capito se gli sono piaciuto e meno. Come è andata ? Bo, non ho idea.

Mi hanno attaccato su tutto, iniziamo pronti via “Lo sai che 9 relazioni su 10 terminano quando inizi a lavorare con noi ?”

Risposta“I know, but this is my dream job”.

BAAAM penso tra me e me. 

Oltre alla mia relazione, su quale altra cosa mi puoi attaccare? Sul fatto che sono italiano. Domande a raffica: “ Ma è vero che gli italiani non pagano le tasse?”, “Gli italiani hanno la fama di essere pigri, tu sei così ?” “Che succede con la politica in Italia?”. Hanno preso gli argomenti più “caldi” e me li hai messi li su un piatto e soprattutto ma ghe mighia vuoi? Con moderazione invece ho risposto a queste e altre domande stronze. Alla fine lui svela che in quanto tour manager, ma italiano, devi essere pronto a rispondere a domande piacevoli ma anche a domande stronze. Volevano vedere come reagivo, se davo in escandescenza (come scommetto alcuni di voi stanno già pensando), se me la prendevo o altro.

Hanno scelto l’italiano sbagliato perché negli scorsi due anni ho dovuto spesso dare spiegazione di logica italiana ad Eva, cose per lei incomprensibili. Plus ad Ayers Rock con gli autisti e guide australiane spesso ci scherzava sull’Italy: e li a cercare di far capire bla bla bla. Quindi ero abbastanza preparato sull’argomento, nonostante all’inizio la mia faccia spiazzata. 

Torno a casa e spiego queste domande ad alcuni miei amici e molti si inalberano (incazzano) subito!! Ma come cazzo stanno? Vai a Londra a farti insultare? Ma che cazzo vogliono questi? Ecco, forse non cercano questo tipo d’italiano, mate!

Ma se arriva una ragazza ubriaca in camera tua, cosa fai? La ragazza arriva da te piangendo perché il ragazzo con cui è stata la sera prima, è a letto con la sua migliore amica, che fai? Cosa le dici? Poi va bè le classiche domande, se hai perso una ragazza nel tour cosa fai, la aspetti o te ne vai? Come fai a creare un discorso coinvolgente? Cosa pensi possa piacere a ragazzi come te?

Se ti senti in bilico su alcune di queste domande che ho appena scritto, immagina di dovere dare una risposta in ingelse, seria ed immediata a due che ti stanno fissando negli occhi e che scrivono su carta ogni tuo singolo movimento degli occhi, mani, bocca… ma come parla questo ?

Fine intervista, mi fanno sapere entro 10 giorni via mail se si, o no.