“Il mondo è un libro. Chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.” Cit by Sant’Agostino.
Ho il presentimento che quando stai così tanto e soprattutto così distante da casa, non hai più quella sensazione di andare troppo lontano. Hai bruciato le barriere.
Come disse il mio caro amico Simo: “Noi non siamo più cittadini Italiani, o Europei; noi siamo cittadini del mondo.”
Il cittadino del mondo prova, disfa, s’innamora, vince, perde, conosce e gode.
Conosce bene se stesso, oppure ne conosce solo una piccola fetta e vuole testarla, paragonarla con il resto del mondo, perché Bucci gli sta stretta. Non ha paura di sbagliare perché ovunque esso sia, troverà comunque una via per farcela.
Non ci sono più barriere create dalla distanza, Facebook ti fa sentire aggiornato sulle news dei tuoi amici, (quello si è preso la Gggolf, hai visto chi si è sposato, ecc) Skype ti fa parlare con i tuoi con una facilità impressionante, come se vivessero nella tua stessa città anche se sei a Taipei. I voli son comodi (anche se lunghi), poi essendo giovane del fuso orario te ne sbatti, e tra conoscenze e amici riesci a limitare anche le spese. Non esiste, e non è mai esistito che quelli son diversi, hanno una religione diversa o che altro… con l’inglese siamo tutti uno.
Mia madre ha aperto una bottiglia di spumante quando ha saputo che finalmente avevo trovato una cosa che mi piacesse vicino casa. Vicino casa è comunque in Europa perché al massimo sarò un fuso orario distante da lei. Sarò sempre in giro ma per lei non sarò più a 16000km lontano. Mi son portato il lavoro più bello del mondo vicino a casa. Poi a sto giro non ho nemmeno il problema del visto come in Australia.
Cara Australia ci siamo andati vicini al rincontrarci ma non è ancora il tuo tempo.