Voglio subito colpirti dicendoti che non è tutta sta bomba. L’unico capodanno cinese che avevo provato sulla mia pelle è stato a Sydney nel 2012, e quello si che mi ricordo è stata una bomba. Quest’anno essendo a Taipei mi aspettavo chissà cosa, e invece non è stato nulla di che. Ma partiamo dall’inizio.
Non ho molte informazioni riguardanti questa festività, ma da curioso mi sono informato grazie ad Eva.
Essendo quello tradizionale cinese un calendario lunisolare, i mesi iniziano in concomitanza con la nuova luna. La data del capodanno può variare di circa 29 giorni fra il 21 Gennaio e il 19 Febbraio del calendario gregoriano. A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale festa delle lanterne che sfortunatamente non ho visto.
Penso siano gli unici giorni di festa all’anno perché per il resto lavorano sempre sempre sempre. Io da straniero ho vissuto la festa a Taipei: nella desertica Taipei. Non c’era nessuno.
Mi aspettavo parate per le strade, bolgia, gente in festa, danze dei dragoni, fuochi d’artificio ppffffiiiuuuuuuuu!!! Invece ,per trovare qualcosa, sono dovuto andare in un tempio ( Longshan temple) in cui, si c’era un bel movimento di persone per il night market, si c’è stato qualche fuoco d’artificio, si ho fatto due tre foto ma niente di stravolgente.
Mettiamola così, è una festività molto sentita come noi sentiamo il Natale. Loro non festeggiano il Natale ma il capodanno, infatti sono gli unici giorni all’anno in cui tutta la famiglia si deve ritrovare.
Ed è qui che ho chiesto un pò di informazioni e ho fatto il made up di idee. Sono solo appunti, quindi non prenderlo come dato di fatto anche perché ho visto solo Taipei, quindi non so magari ad Hong Kong, Pechino o Shangai è completamente diverso.
Penso che sia una festa in cui la gente ci crede davvero tanto, per cui si sentono in obbligo di rispettare la tradizione che vuole tutta la famiglia sotto un tetto, e un momento di preghiera e di festa nei due tre giorni successivi. Quindi magari all’esterno, non avendo la famiglia a portata di mano, allora si radunano nelle strade tra di loro festeggiandolo con chi conoscono e come possono. Poi chiaro con il tempo la cosa è diventata più grande, più famosa e adesso fanno tutte le feste con danze ecc, come me le aspettavo io. Avevo negli occhi un capodanno cinese come quello di Sydeny oppure che ne so a San Francisco, Londra, New York ed invece mi sono ritrovato in una città deserta.
Al tempio in cui sono andato hanno fatto tutta la celebrazione, con i monaci, i canti, le preghiere ecc…
Eva mi ha spiegato un paio di cose, infatti è tradizione che l’ultimo dell’anno bisogna radunare tutta la famiglia sotto un unico tetto e dare una MEGA pulita alla casa, buttare le cose vecchie e che non funzionano, prima della mezzanotte.
Durante la giornata ci sono tre turni di preghiera che, di solito, è la persona più anziana a parlare a nome della famiglia. Bisogna scambiarsi delle buste rosse con dentro dei soldi, anche tra genitori e figli,solo per chi lavora. Di solito ci si organizza prima su quanto ci si scambia, non guadagni e non perdi soldi quindi la stessa cifra che dai è anche quella che ricevi.
È un momento di grande stress anche per le donne che devono cucinare il meglio per la super mega big dinner che la sera tutta la famiglia degusterà insieme. Eva mi diceva che sua mamma ha sofferto tantissimo nei primi anni di matrimonio perché sentiva addosso un pressione enorme, anche per il giudizio espresso dai suoceri sul modo di cucinare.