Blue Mountains

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Sabato mattina sveglia alle 7.45 ci catapultiamo in stazione centrale: direzione Katoomba, Blue Mountains. Le blue montains sono tre parchi naturali, e prendono il nome dalla foschia azzurra che si forma dalle sostanze oleose volatili che si sprigionano dagli alberi di eucalipto. Sono meta ambita soprattutto d’estate, quando gli abitanti di Sydney scappano dall’afa della città per cercare un pò di freschezza.


Vedi che su Google Maps, Katoomba è appena fuori città… ma l’appena
fuori, non esiste! Esistono le due tre ore di viaggio in treno per arrivare “appena fuori Sydney”. Le distanze sono abissali.


Arriviamo a Katoomba e con i ragazzi, decidiamo di mangiare. Io, Matt, Steve e Stefan. La miglior scuola di lingua, altro che in classe a scuola: tutto il giorno in mezzo alla natura a parlare inglese.

Ore 10 della magnano, i ragazzi si presentano con un fish and chips e una mega hamburgerata con cipolle, io invece con un elegante croassant al cioccolato e cappuccio.

Dopo un po’ arriviamo sull’altopiano che si affaccia sulle Blue Mountains, da si vedono le famose 3 Sisters e un immenso, incontaminato panorama. Fantastico.


Ma di blu non ho visto niente, perché fino al 21 settembre è inverno, quindi no fioriture e no blu. Tristezza.

Le montagne seguono il profilo della costa per circa 2000 km: bellissimo una marea di verde incontrasta.

Volendo qualcosa di wild, ci addentriamo nella foresta delle Blue Mountains, alla ricerca delle cascate. Una passeggiata durata cinque ore, tra una vegetazione mai vista prima, agli occhi di un italiano. Alberi enormi, radici contorte e panorami indescrivibili. Stravolti arriviamo
alle cascate: fantastica. Fortunatamente/sfortunatamente, non abbiamo
incontrato nessun animale, non ho idea di quali “bestie-terribili” possano vivere in un parco naturale australiano.
Tra scale rapidissime, sentieri sterrati e scarpe totalmente inzozzate, torniamo nella civiltà e la prima cosa che faccio è sbranarmi un panino da 18 cm da Subway con due fette di pollo formaggio arancione, carote insalata salsa bbq. Una giusta ricompensa per una mega giornata passata a camminare.


Il lavoro prosegue bene, sto lavorando sempre in questo ristorante australiano a Darling Harbour.
La paga è buona e sono l’unico italiano di tutto lo staff, gli altri sono
nepalesi,colombiani,thalandesi,francesi… quindi si parla sempre e solo inglese. Settimana scorsa ho lavorato solo due giorni, ma questa settimana sarà infernale, perché ne lavoro sei. Meglio così.

Domani è il 19 settembre, ed esattamente due mesi fa partivo da casa. Le ultime giornate a Milano me le ricordo con tutti i miei amici e la mia famiglia. Quante volte solamente parlando tra di noi ti ho parlato di quello che stava andando a fare e di quanto fossi gasato?! Non penso che allora potessi immaginare quante cosa avrei fatto nei primi due mesi, e ora ne sono davvero orgoglioso.


Penso che sia uno dei periodi più felici della mia vita.


Il 15 e 16 settembre era il compleanno di mia mamma e di mio papà. Voglio scrivergli tanti auguri anche qui, pubblicamente, perché senza di loro tutto questo sogno che sto vivendo, non sarebbe nemmeno lontanamente possibile. Sono stati lori a spingermi a fare questo salto dall’altra parte
del mondo. Sono loro che si stanno privando del loro “unico figlio”.

Grazie mamma e grazie papa’.