In tutto ciò non posso non parlare di quello che sta succedendo in Europa in questo momento perché involontariamente sta influenzando anche la nostra vita. Ho sempre pensato di scrivere di altre cose, ma probabilmente perché è un momento storico ed è giusto documentare quelle che sono le nostre sensazioni.
Andiamo a ormai due settimane fa, ancora a Manchester, questo CoronaVirus c’era già in giro nelle news italiane ed iniziava a preoccupare molte persone. Però sai com’è, di solito queste cose non ti colpiscono mai da vicino, nel senso le senti nelle news ma sinceramente quanto influiscono sulle nostre decisioni quotidiane? Poco e niente, fai il sincero. Invece oggi giorno ci troviamo a non poter uscire di casa, e mi ritrovo a sentire un uomo saggio come mio nonno 92enne che mi dice: “Nemmeno ai tempi della guerra la città era così vuota”.
Quando hanno bloccato l’Italia ho pensato subito che fosse la cosa più giusta da fare anche se non sarebbe stato facile. Infatti ancora oggi Domenica 15 Marzo si sente spesso di gente che esce, fa e disfa… tristezza.
Ma il problema è sempre stato un whatsapp away da noi. Si e vero c’è questo problema, ma e la, non qua.
Da ieri sera hanno bloccato tutto pure a Barcellona.
Bar, ristoranti, caffetterie, ecc… quindi siamo anche noi in isolamento.
L’unica differenza che ho visto tra Italia e Spagna è stata la rapidità nella successione dei fatti.
In italia più o meno ci abbiamo messo 2-3 settimane per il lockdown, mentre qui pochi giorni. Fai conto che mercoledì sono andato in spiaggia, nella Rambla e le strade erano affollate come nulla fosse, ad oggi Domenica siamo completamente SERRATI.
Alle 22 di ieri sera tutti sui balconi affacciati per applaudire lo sforzo immane di tutti quelli che lavorano negli ospedali. Un bellissimo gesto che ti consiglio di seguire perché mi ha lasciano un carica positiva.
Take care