Turisti Italiani in Australia

Fabri About Australia, About work, sbatti

Ammetto che non è facile scrivere come va, perché ci sono talmente tante cose che succedono ogni giorno che mi sembra di andare a duemila allora. Oggi ad Alice Springs da Eva, mi sorseggio una birra e provo a buttare giù qualcosa.
Dunque come detto uso lo stesso iPhone da quando sono partito, un modello 4s. Non voglio attaccarmi a degli oggetti perché sono cose di passaggio che vanno e vengono, ma:
diciassette mesi via dall’altra parte del mondo senza mai tornare a casa è un lungo periodo e gli affetti di TUTTI mi mancano. Devo ammettere che la tecnologia mi fa sentire più vicino a casa. Dentro al telefono ho email, Facebook, Skype, altri programmi per messaggiare, dizionario, mappe, convertitore e conto corrente a portata di mano. Cioè un tempo dovevi
avere un dispositivo per ogni singola funzione mentre adesso, e grazie al cielo siamo nel 2014, ho tutto quello che mi serve in tasca. A volte basta un messaggio “Hei ci sei su Skype 10 min ?”, mi collego e iniziamo a chiacchierare come se Milano fosso dietro l’angolo. Se avessi affrontato questa esperienza di diciassette mesi senza iPhone, sarebbe stata
completamente un’altra storia, molto più difficile. Inoltre non vi dico quanto le applicazioni dizionario e mappe mi abbiano aiutato durante i primi mesi di vita a Sydney.


E qui mi collego all’altro punto che volevo affrontare. Molti ragazzi mi scrivono email chiedendomi cosa bisogna fare quando si arriva a Sydney, dove si trova lavoro, casa ecc…
Sydney è una delle città più internazionali al mondo, ci sono centinaia di turisti e giovani come me che sbarcano ogni singola ora su quella città. È una city in continuo movimento e in trasformazione mese dopo mese. Ormai manco da Sydney da dieci mesi circa quindi non so quale sia la zona più facile per trovare lavoro, oppure dove trovare un appartamento a buon
prezzo. Sapevo qualcosa dieci mesi fa, ma ormai le cose laggiù sono cambiate. Quindi c’è solo un modo per capire come gira, andare e sbatterci la testa come ho fatto io. Per il resto è solo step by step.


Per il resto come procede il lavoro ?
Aaahhh bene! Sono riuscito a risolvere le incertezze che avevo soprattutto in ufficio: mi sono velocizzato anche perché sono stato li qualche ora durante i miei giorni off solo per cercare di prenderci la mano. È un lavoro abbastanza di routine, mentre dove c’è sempre da imparare è dagli impicci creati dai clienti. Dopo un paio di mesi posso finalmente dirlo: non è
facile avere a che fare con gli italiani in vacanza. Mancavo dai rapporti con gli italiani da tanto, anzi praticamente da sempre da quando sono in Australia. Non ho assolutamente esperienza nel turismo ma una cosa mi è evidente dopo un periodo anche così breve: ci sono quelli che ascoltano e quelli che non ascoltano. Intendo dire che ci sono quelli che vengono
in Australia per ascoltare, per capire e guardare con occhi curiosi questo paese così lontano dall’Europa. Mentre altri vengono qui solo per “Paragonare”, dire si ci sono andati ma non sono in grado di capire la realtà che gli si presenta. La cosa più frustrante che possa sentire una guida in questo posto è “ Si vabbe è un sasso rosso, vuoi mettere con le Dolomiti?”.


Indipendentemente che le dolomiti siano più belle o no, ma la mia domanda è perché ti fa 16.000km, 24 ore di volo per venire qui, quando potei stare tranquillamente in trentino e goderti le tue Dolomiti? Se sei turista sei curioso, sei pronto a venire in contatto con “qualcosa” di diverso, non sei qui per giudicare e dire il nostro paese e meglio. Questo lavoro
mi sta dando l’opportunità di imparare molto da me stesso ma ancora di più su di noi, popolo italiano.

Noi siamo un popolo orgogliosissimo per quello che abbiamo a casa nostra e quello che abbiamo fatto nel passato, e soprattutto del made in Italy. Ma finisce li perchè le nostre orecchi si chiudono quando vediamo qualcosa di diverso, ed è dura commentare “ Uaoo questo posto merita !” Quelli che arrivano dalla barriera corallina dicono “ il mare della Sardegna è meglio e la barriera c’è anche a Sharm”, da Kangaroo Island “ C’è troppo vento e
poi non ci sono i canguri”, da Sydney “ Piena di cinesi e tanto freddo” da Uluru “E’ un sasso rosso”, ma allora perché non stai a BARANZATE a guardare l’Inter ??? Certa gente viaggia con il paraocchi come i cavalli, e il 99% delle volte sono quelli che ci fanno fare le figure da pescivendoli, che vi spiegherò un’altra volta. Gli Italiani da noi ad Ayers Rock hanno la nomea
dei ritardatari. Riceviamo un orario e ce ne sbattiamo, pensiamo che stanno li ad aspettare noi e cinque, dieci minuti di ritardo siano nulla. È nulla se ti muovi da solo, non invece se sei con un gruppo di persone che arrivano tutte in orario e stanno aspettando solo te!


Insomma queste sono alcune delle prime osservazioni che vi riporto ma sono sicuro che riaprirò l’argomento “Italiani all’estero” nei prossimi capitoli.
Per il resto tutto bene anche se il grande caldo comincia a sentirsi ma qualche pioggia nelle ultime settimane fortunatamente ha tenuto bassa la temperatura. Tutti dicono che gennaio sia il mese più caldo, sempre sopra ai 40. Per ora abbiamo avuto solo un paio di giorno sopra i 40, mentre di solito siamo sui 32 ai 36 gradi. Ancora abbastanza sopportabile, mentre ho
visto che a Milano oggi siete a 0… By the way Eva sta cominciando a cercare lavoro qui a Yulara perché intorno all’11 gennaio dovrebbe venire a trasferirsi giu da me! Così anche questo step è concluso. Natale e Santo Stefano non lavorerò mentre il 31 sarò a Kings Canyon e il giorno 1 Gennaio ( non ci voglio credere) sarò a fare la RIM Walk a 40 gradi.

Insomma, alla grande !