Giustizia Fatta

Fabri About Australia, sbatti

Rientrare dopo lavoro e vedere i propri roommate sul divano che scherzano, chiacchierano tutti insieme, è davvero bello. Ti trasmette quella sensazione di “casa”, di familiarità, in cui riesci a rilassarti per concludere la giornata. Ma c’è sempre stata un’ombra in tutta questa armonia, un vero rompi palle: è ora di raccontare la storia del peggior roommate di sempre.

Morfologia della camera: due letti, un balcone adattato a camera singola dove lui dorme, un guardaroba e un bagno. Unico divisorio tra il balconecamera e la mia camera, è una tendina e una porta scorrevole in vetro.
Primo giorno, entro in casa con Leo e vediamo cinque donne bere vino bianco sul divano; pensiamo finalmente di aver raggiunto l’eden!! Tutti agitati entriamo in camera e iniziamo a parlare di quanto appena visto. Tempo di pronunciare due battute, sentiamo urlare dal balcone “GUYS, GUYS PLEASE I’M TRYING TO SLEEP”. Come benvenuto non è dei migliori, ma lo rispetto perché se uno lavora il giorno dopo, ha bisogno di dormire.

Nei giorni successivi mi sono subito reso conto di quanto fosse “rude”, non salutando mai nessuno, di come se ne fottesse la mattina aprendo la finestra e lasciando la porta di camera aperta.
Bagno, un porcile. Una mattina mi sveglio presto con Leo e laviamo tutto, tirato come nuovo. Lui torna e invece di ringraziarci, ci rimprovera dicendo che non avevamo pulito appropriatamente il cesso.

Abbiamo delle chiavette elettroniche che ci permettono di entrare nell’edificio, ed usare l’ascensore. La proprietaria però, ci ha dato solamente due chiavi da condividere per tre persone. Regola della camera, è lasciare sempre una chiavetta elettronica nella casella della posta, mail esterna. Questo si dimenticava, casualmente, di portare giù la chiavetta. Perciò ogni volta dovevo chiamare qualcuno per farmi venire a prendere. Un giorno mi alzo e l’acqua del lavandino non scende più. Gli
altri sostengono che è stato lui ad intasarlo, perché una volta fino di cucinarsi il thè, ha deciso di versare le foglie nel lavandino per poi premerle per farle scendere nel tubo. Ma è chiaro che s’intoppa!!!

Una mattinata intera con Kayed e Leo ad aprire il lavandino in mille pezzi: merda e puzza in tutta la cucina. Mentre eravamo nello schifo, arriva lui.
“Ragazzi scusate giusto due secondi, metto il thè a bollire”. Ci sposta a tutti, camminando nello schifo solo per rimettere ancora il suo te a bollire. Gli dico: ”Guarda, queste sono foglie di the, le abbiamo trovate dentro i tubi, stiamo pulendo la tua merda, puoi per favore aspettare cinque minuti che finiamo?!”. Lui: “Non incolparmi, non è vero che sono stato io, è colpa di tutti, ecc..”. Ok.


Sono in camera con Eva, chiedo a tutti se posso usare la camera… cosa vuoi che stia facendo in camera con la mia ragazza? Giocando a Risiko? Prepariamo le lasagne, addobbiamo il presepe?. Of course no, ma questo senza bussare, entra, sta in camera cinque minuti, va in bagno per altri dieci.

La notte mi devo muovere in camera con la luce dell’iPhone, non posso accendere quella grande che abbiamo in camera perché se no mi urla dietro dicendo che non riesce a dormire. D’accordo con tutti della casa, ho ospitato un mio amico sul divano, per tutto il periodo natalizio. Questo dopo cinque giorni, ha chiamato la proprietaria di casa dicendo che c’è un ragazzo che dorme da tre settimane sul divano! Lei, infuriata, mi ha chiamato, rimproverandomi.

Leo ci ha fatto a botte per questa ragione, ma come già detto precedentemente si è limitato a bloccarlo.
Totalmente nervoso, ha preso a pugni la porta facendogli un mega buco. La proprietaria l’ha obbligato a sostituirla, ricattandolo con i soldi del bond. È qui da tre anni, non studia e non lavora, non so cosa faccia di preciso. Passa tutto il suo giorno davanti al computer, guardando serie televisive e trastullandosi in camera. Un accento fortissimo che quando
parla, pochissimi riescono a comprenderlo. Sta sulle palle a tutti, è arrogante e stupido con le donne della casa. Si respira un’aria pesante, quando lui è in sala. È per questo motivo che la maggior parte del tempo rimane chiuso in balcone con il suo pc. Vuole litigare con tutti, anche per un futile motivi, come una volta con me per gli auricolari.
(Pensavo di aver preso i miei auricolari, invece erano i suoi, mi ha chiamato due volte mentre stavo lavorando).

È davvero, davvero difficile mantenere la calma, ma finalmente
ho scoperto che il 26 gennaio se ne va, anche perché la padrona di casa ha capito che questo, è un pericolo sia per le persone e sia per la sua casa, quindi i suoi soldi. Adesso è li, come un pirla che sta aggiustando la porta. Sta limando, perchè ha preso una porta più grande di quella originale. Ma io, me ne frego.


Questo post era pronto da diversi giorni, ma ho voluto aspettare che la situazione si tranquillizzasse. Capitolo finale? La porta non è stata aggiustata adeguatamente e lui non voleva ripagarla; la proprietaria ha chiamato l’agenzia, rappresentata da una ragazza cinese sulla trentina. In quel momento mi è sembrato di essere a Rozzano davanti al
cinema: “ are you kidding me?? Bad job, my friend, YOU KNOW HOW I AM ?, come on, is not the same colour, Mate !!” . E noi tutti sul divano che ridevamo, ma lui non si rassegnava dicendo che non avrebbe comunque pagato la nuova porta. Tesi che ha sostenuto finche la tamarra, ha chiamato un personaggio di 200 kg per due metri: a quel punto anche noi ci siamo azzittiti, e lui ha pagato.


Eventi da aggiungere nel capitolo, non è tutto rosa e fiori in Australia.