Muay Thai in Thailandia

Fabri About Travel

Volevo rimettermi in forma, avevo bisogno di un boost sia mentale che fisico. 

Dunque anni fa il mio caro amico Simo, che ora vive in America, mi aveva accennato di seguire il Tiger Camp in Thailandia, noto per i suoi allenamenti feroci. Ho messo like sulla loro pagina e l’ho sempre tenuto d’occhio.

Ho trovato un sito in cui puoi scegliere il tipo di sport o arte marziale, il luogo, per quanto tempo e a quale livello. Trovi dalla settimana in Grecia per fare yoga, cosa da mamme, all’anno in Cina in un monastero Shaolin ad imparare la mossa della mangusta con cui spezzi le menti, dalle due settimane di ju jitsu in Brasile alla Eddy di Tekken al mese in Thailandia alla Conor McGregor. Più zarro della cuffia di Armani che andava di moda anni fa… 

Se sei interessato ti consigli di darci un occhio:

https://www.bookmartialarts.com/

Allora partiamo dal fatto che non conoscevo nessuno e non avevo mai sentito nessuno parlare di un’esperienza simile, è sempre stata un mia “fantasia” andare direttamente dai maestri ad imparare . Mi volevo sentire un po Karate Kid, ma forse ero più Kung Fu Panda.  

Ora il Tiger camp è uno dei più famosi in tutto il mondo, riguardo la Thai Boxe, e ha aperto diversi sedi in posti abbastanza gettonati in Thailandia. Non volevo l’opzione di uscire dalla palestra e trovarmi davanti il Burger King, oppure trovarmi mezza Birmingham in post vacanza degenero in Thailandia e one week of recovery, a recuperare e  a sudare tutto l’alcool prima di rientrare nella sunny UK. Ansia

Volevo un cosa più remota, like Outback Australia, dove non avere altre distrazioni vicine. Volevo conosce l’altro aspetto della Thailandia, piuttosto che quei 5 posti in cui vanno tutti.  Ed è per questo che ho scelto la Conquer GYM a Phetchabun, circa 300 km a nord di Bangkok. 

Ho fatto il biglietto e nei primi giorni di gennaio 2019 ero li. Senza conoscere nessuno, da solo, senza nessuna raccomandazione di altri che c’erano già stati. Che bomba. 

Ho preso il pacchetto completo,incluso di vitto, alloggio e training. 

Food:

Avevamo colazione e cena inclusa più qualche snack durante la giornata La mattina la colazione era maestosa: uova, frutta, carne bianca, verdura ecc. piu coffee and tea. 

Cena era diversa tutte le sere. Fai conto comunque che per un mese non ho mangiato un dolce, bevuto una goccia di alcool, zero carne rossa e pochissimi carboidrati. Alla fine non sono dimagrito molto, ma sicuramente mi sono sgonfiato. 

Escursioni:

Ogni giorno c’era la possibilità di seguire un’ escursione nelle zone circostanti. Una volta siamo andati a vedere il tempio del Serpente a sette teste, un’altra siamo andata a dar da mangiare alle scimmie e poi ai  pesci gatto giganti, il venerdì andavamo a parlare con un monaco buddista che capiva l’inglese, oppure la visita di una città vicina con tanto di local market, giusto per riempire la giornata e darti un idea di come vivono i locali

Allenamento:

non avendo mai fatto Boxing in vita mia, andare in una palestra di boxe in mezzo all giungle in Thailandia era una bella sfida. Fortunatamente all’inizio mi hanno spiegato bene le basi per poi farmi crescere lentamente. L’allenamento però era più fisico che tecnico, il che mi andava comunque bene.  Avevamo due sessione di Muay Thai al giorno, una al mattina appena sveglio e l’altra il pomeriggio. Alla fine di esse avevamo un pasto. Due sessione di 2 ore al giorno, fidati che arrivi alla sera e sei cotto.

Gennaio mese perfetto, bel caldo e zero pioggia per 30 giorni, un toccasana per quelle che arrivano dagli UK. 

In alternativa al Muay Thai c’erano altri corsi per diversi tipi di allenamento: dalla Buddha Run, ovvero salire e scendere una scalinata di qualche centinaio di gradini per raggiungere il tempio, oppure il buon vecchio Cross Fit. 

Un mese che è volato, mi ha rimesso in moto dopo quasi 6 anni di rara attività fisica.

La palestra può inoltre organizzare dei combattimenti contro dei locals. In Thailandia é legale insegnare Muay Thai da 8 anni in su, quindi spesso vedi bambini nel ring che se ne danno di santa ragione. Tre ragazzi della nostra palestra hanno chiesto di combattere e sono stati accontentati…

Una sera ci hanno caricato su sti van mezzi scassati e dopo 3 ore di viaggio nel nulla della Thailandia siamo arrivati in questo paesino, che era in festa per l’evento di box.  Il Muay Thai in Thailandia è come il calcio per noi, é visto come uno sport nazionale. 

Un illuminatissimo ring in mezzo alla piazza, circondato da gente del posto che mangiava, beveva, urlava e scommetteva. Sembra una scena di un film. 

Camminando tra la gente sentivi tutti gli odori: dall’olio di frittura dei chioschi circostanti, alla canfora, Tiger Oil, usato per scaldare i muscoli, dal sudore della notte calda alle birre vendute per strada. Na bomba. 

I combattenti inoltre non vestivano protezioni, quindi erano botte al 100%. 

Personalmente il mio Welcome to Muay Thay è stato il primo incontro in cui ho visto fronteggiarsi due bambini di 11 anni circa, entrambi solo con i guantoni e i pantaloncini rossi e uno blu. Si picchiavano come se non ci fosse un domani, e a un certo punto BOOOOOM, il rosso tira una tibiata in testa al blu… il blu si irrigidisce, e booooom cade a terra sconfitto. Più che Poooom il suono che ha fatto é S-C-A-F-F… Booom a terra. 

Non dimenticherò mai l’impressione che mi ha fatto vedere due bambini combattere e darsene di santa ragione. 

Alla fine questa esperienza la consiglio a chi vuole staccare dalla routine, rimettersi in forma, ed avere un’esperienza ROW, grezza Thailandese. 

Non la consiglio a chi non parla inglese, vuole la pasta e non è disposto a mettersi in gioco. E anche per chi e già bravo nella Thai Boxe o nella box perché l’allenamento è più basato sulla preparazione fisica che sulla tecnica. 

Magari anche a te sta frullando in testa di fare un’esperienza del genere o semplicemente vuoi più  informazioni, scrivimi così ti posso spiegare meglio. Sia su Insta che su FB. 

Take it easy.