Colloquio per Contiki

Fabri About Life, About Me, About work, Touring

Ma io e il mondo accademico non siamo mai andati d’accordo, la routine delle giornate mi uccide. Forse è un male, o forse è un bene più avanti lo scopriremo. Per questo mi devo trovare mille cose da fare in settimana altrimenti mi sento perso. L’idea di riniziare a studiare c’era ed era concreta, con Eva pensa avevamo già fatto anche un piano d’azione. Ma la regola dei tre mesi ancora una volta si è fatta rispettare. È matematico ormai, se penso di fare qualcosa a distanza di tre mesi Buuuum tutto cambia. Quindi i piani long term, non funzionano. I Give up.

Senti che trip: Eva mi ha sempre parlato del suo amore incompreso per l’Inghilterra, “Perché non andiamo la, posso fare il WHV per due anni consecutivi e bla bla bla…”. Personalmente l’Inghilterra non mi ha mai detto niente di speciale, invece lei ci vede qualcosa di figo: un po’ come per noi le culture orientali tra buddismo e storie di dinastie. No?

Perso per questa ragazza, ho cominciato ad interessarmi per eventuali lavori a Londra o quantomeno in England, quando un’opportunità è apparsa sul sito della Travel Corporation (il gruppo “mamma” di AATKings)

L’opportunità si chiamava Tour Manager Europe. 

Hanno aperto le iscrizione ad agosto e dopo qualche settimana gli ho mandato il mio CV: messo giù bene, plus una cover letter in cui spiegavo chi fossi. Chiaramente l’ho concentrata tutta sull’esperienza degli ultimi due anni in Australia, con highlight sull’inizio a Sydeny, arte del sapersi arrangiare, e sul dream job ottenuto ad Ayers Rock. Ho cercato di mettere dentro tutto il mio entusiasmo plus fargli vedere che ho fame.

Inviato.

Passati un paio di mesi, ho ricevuto una mail di invito a Londra per un colloquio con Contiki per la posizione di tour manager. 

Il colloquio detto interview (per questo traduco in italiano come intervista), si svolge in due parti. La prima è un’intervista “di gruppo” con altri candidati alla posizione, i quali eventualmente andando bene hanno la possibilità di accedere ad un secondo colloquio, questa volta individuale. Per il colloquio di gruppo dovevamo preparare un discorso di tre minuti su un argomento a loro scelta. Che ne so forse volevano vedere come parlavamo davanti ad un gruppo di persone, oppure volevano capire le nostre language skills, non ho idea, chiedete ad uno che fa risorse umane.

Il mio argomento era Coco Chanel. 

Solo 3 minuti sono un’infamata, perché raccontare la vita di una persona richiede più tempo, specialmente se si chiama Coco Chanel la quale ha rivoluzionato il mondo della moda femminile. Detto questo ho cercato di renderlo più smooth-liscio possibile, in maniera tale che avesse tutte le informazioni senza sparare numeri a caso, e renderlo abbastanza accessibile con esempi che siano lampanti a tutti. Tipo Audrey Hepburn che nel film Colazione da Tiffany veste il vestito Chanel LBD (little black dress), oppure la famosa frase di Marilyn Monroe nella quale sosteneva che andasse a dormire mettendo sul suo corpo solo Chanel N5. 

Non c’era solo un posto libero chiaramente e la data del nostro colloquio era la prima di tre turni nello stesso mese. La tranch di Londra era la seconda dopo quella di Sydney il mese prima.

Il giorno del colloquio non ero teso, di più….